Cos’è un salto mentale?
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La filosofia più alta non può essere ridotta in formule, come altre branche del sapere. La sua luce si accende solo come risultato di una lunga riflessione del problema, di una convivenza con essa, che la fa scaturire di scintilla in scintilla.

Platone

Cos'è un salto mentale

Come abbiamo già visto, la nostra comprensione della realtà è limitata e non possiamo che ridurla in una “mappa” per farne uso. Possiamo migliorare la nostra mappa per essere più efficaci. Tuttavia non basta esporci ad una idea nuova per far ciò…

Ogni volta che incontriamo un’idea interessante, questa fa scattare una scintilla, col potenziale di scatenare un cambiamento profondo. Questo cambiamento non avverrà da solo, richiede innanzitutto apertura mentale per cogliere le nuove idee, ma anche impegno e riflessione. Bisogna coltivare le idee ricevute per farle proprie, integrarle nella nostra comprensione. Quando ciò avviene, eccoci dinanzi ad un salto mentale.

C’è un naturale attrito che si oppone al cambiare la propria visione del mondo. In un certo senso, ogni volta che cambiamo, una parte di chi eravamo muore per far posto ad una nuova persona leggermente diversa. Non c’è nulla di male, noi non siamo le nostre idee, anzi sono loro a doverci servire. E meglio che lo facciano bene.

Su cambiamento ed imitazione

I salti mentali, per come li sto definendo, sono mezzi di cambiamento “introversi”, nel senso che permettono ad un individuo, con poche influenze esterne, di far propria una nuova idea. Tuttavia questa procedura, esplicita e controllata, non è di certo l’unico motore per un cambiamento profondo.

Ho in mente una eccezione notevolissima in effetti: il cambiamento legato alla spinta sociale, diciamo “per imitazione”. Questa dinamica è comunemente osservabile nella vita di tutti i giorni, e potrebbe essere frutto di spinte non solo sociali o culturali, ma addirittura biologiche ed evolutive. D’altro canto il vantaggio forse più grande della nostra specie è la sua straordinaria capacità di collaborare in gruppi molto numerosi, il che è correlato ad una (possibile) propensione ad associarsi attorno ad idee e comportamenti condivisi.

Se teniamo a mente questo aspetto, potrebbe essere una strategia assai interessante il circondarsi di persone che somigliano a chi vorremmo diventare, così da assorbirne più facilmente idee e modelli mentali. Come dicevano i nostri nonni “chi va con lo zoppo…”

Conseguenze

Se vogliamo un cambiamento rilevante a partire da una idea dovremo lavorarci su, spendere del tempo di qualità a riflettere sulle sue implicazioni, sui dettagli e visualizzare il comportamento che dovremmo tenere se solo quell’idea fosse parte di noi stessi. Questo sforzo può essere consapevole ed esplicito, non è necessario che intervengano eventi esogeni, seppure possano essere utili.