Gettare la spugna

Figlia mia,

Qualche anno fa abbiamo provato ad avviare una serie di imprese. Solo una di queste ha attecchito, tutte le altre no.

Ce n’era una che ricordo in particolare, in cui avevo coinvolto anche mamma. Era un sito con risorse per studiare in modo più efficace. Sia la mamma che io “andavamo bene a scuola” e volevamo condividere i nostri trucchi.

Dopo circa un mese di lavoro e qualche centinaio di euro spesi per promuoverlo abbiamo ceduto: il progetto era un totale fallimento.

Abbiamo gettato la spugna

E ci ha fatto male.

Abbiamo sbagliato molte volte ed oggi abbiamo un asso nella manica: imparare dagli errori. Purtroppo all’inizio è più facile a dirsi che a farsi.

La cosa peggiore è il senso di colpa che proviamo nell’abbandonare un progetto o un impegno, nonostante sia destinato a fallire. Ci sentiamo in colpa verso noi stessi e chi ci circonda, crediamo di deluderli. Perché? Perché ci complichiamo la vita in un momento già difficile?

Forse una idea ce l’ho.

Prendi un qualsiasi atleta famoso. Nonostante le difficoltà (un padre padrone, l’altezza, i piedi piatti e l’oroscopo negativo) è diventato campione. Ce l’ha fatta e ne ammiriamo la determinazione e la perseveranza. Non ha mollato ed ha ottenuto dei risultati grandiosi.

Morale: non mollare mai. Se molli non potrai dare la colpa a nessun altro che a te stesso quando fallirai.

Ma è vero?

No, è solo retorica spiccia.

Innanzitutto, qualsiasi atleta di alto livello ha gettato la spugna su mille altre cose. Non può essere altrimenti, è un po’ come potare una pianta per farla crescere meglio in una certa direzione. Se non elimini non avrai le risorse che servono per raggiungere il tuo traguardo. Siamo dei bonsai!

Poi c’è un errore cognitivo, il pregiudizio di sopravvivenza: guardando agli atleti di successo noi vediamo solo chi ce l’ha fatta, tutti quelli che hanno fallito sono fuori campo, una folla tanto anonima quanto numerosa.

Non sei convinta. Allora facciamo una prova: quanti giocatori dell’NBA sono alti meno di 1,70m? Se basta la perseveranza, la passione e la forza di volontà non saranno pochissimi, no?

Sono 9. Non quelli attualmente attivi ce ne sono stati solo 9 in tutta la storia dell’NBA.
Quanti hanno provato e fallito dove quei 9 sono riusciti? Non lo sapremo mai.

Bambina mia, è vero che devi essere determinata ma è importante scegliere obiettivi sensati. Non illuderti e guarda alla realtà per quella che è.

Sei minuta? È improbabile che giocherai a basket ai massimi livelli. Tuttavia, se il basket è la tua passione e sei consapevole di questo tuo limite potrai trovare una bella strada. Potresti diventare la miglior allenatrice, dirigente tecnico o talent scout ma dovrai gettare la spugna sulla strada illusoria.

Consigli pratici

Gettare la spugna ti farà male ma puoi ridurre questo dolore.

Esiste un libro, famoso tra chi vuole avviare una attività imprenditoriale: The Lean Startup. Esso consiglia di saggiare una strada prima di investirci troppo.

Supponiamo che il tuo obiettivo sia diventare milionaria (anche se ti ho spiegato che non serve per essere ricchi). Come fai a sapere se è la strada giusta per te? Semplice: fai una prova. Puoi fare una vita da milionaria per una settimana. Dovrai risparmiare per raccogliere i fondi e dovrai organizzarti bene ma con circa 5000€ potresti partecipare a feste esclusive, noleggiare un’auto sportiva e, con un poco di carisma, trovare una manciata di tirapiedi opportunisti.

Potrai capire se quella è la strada giusta per te, prima di investirci anni inseguendo quel sogno. Potresti trarne molte indicazioni utili. Ad esempio, potrebbe piacerti il senso di serenità che ti danno i soldi ma non ti importa di macchine e tirapiedi, per cui ti basterebbe raggiungere un minimo di indipendenza finanziaria.

Ecco, adesso hai uno strumento per saggiare la strada con regolarità. Potrai gettare la spugna presto e con sicurezza su quello che non ti porta dove vuoi. Sarai meno attaccata a tali obiettivi illusori e soffrirai meno ad abbandonarli.

Getta la spugna con grazia. Non arrivare all’estremo prima di mollare di colpo. Se non ce la fai più e non vedi motivazione per continuare, fermati. Nessuno ti impedisce di pensarci su e riprovare più tardi. E se quella era la strada sbagliata prima la molli e meglio è. Non hai tempo da perdere, la tua strada ti aspetta!

In ogni caso:

Sbagliare strada non è un dramma.
Perseverare ciecamente per paura di aver sbagliato strada, sì.

Copertina by <a href="https://unsplash.com/@nimri?utm_source=unsplash&utm_medium=referral&utm_content=creditCopyText">Fares Nimri</a> on <a href="https://unsplash.com/s/photos/desert?utm_source=unsplash&utm_medium=referral&utm_content=creditCopyText">Unsplash</a>