Quelli come me spendono tempo e risorse per capire bene i rischi finanziari a cui vanno incontro.
Ci prepariamo alla perdita del lavoro, all’incendio della casa, alla rottura di entrambi i femori in un incidente d’auto ed al crollo finanziario peggiore dell’ultimo secolo. Contemporaneamente.
Quelli come me sono paranoici ed hanno attraversato almeno una fase survivalista, col risultato che ora sappiamo fare due nodi e montare una tenda. Sì, quella Decathlon 2 seconds.
Quelli come me pensano al rischio e si preparano a dovere. Ma davvero?
I rischi a cui non siamo pronti
In verità, sia la gente come me (paranoica), che la gente come te (normale), e soprattutto la gente come Indiana Jones (completamente allo sbando) concentra l’attenzione su pochi rischi evidenti e si prepara ad affrontare i casi peggiori in una sola area.
Ora, non è che io sia pronto alla catastrofe finanziaria, però ho gettato le basi per poter affrontare con tranquillità buona parte dello sterco che potrebbe venirci incontro nel prossimo futuro.
Eppure, i rischi peggiori non li prendo spesso in considerazione. E come me gran parte delle persone.
Conosco persone sane, intelligenti e caute nella vita e nella finanza. E fumano. Sai cosa rischiano? L’aspettativa di vita di un trentenne fumatore è di quasi 10 anni inferiore ad un non fumatore. In media, ovvio, lo sappiamo che c’è quel nonnetto di 95 anni che fuma 2 pacchetti al giorno da quando stava in fasce. Sigarettina dopo la poppata, like a boss. Lui viene compensato da quelli che a 50 anni si ritrovano con un cancro ai polmoni e 6 mesi di vita sulla barra di caricamento, ma soprattutto da coloro che a 60 hanno il sistema cardio-circolatorio di un novantenne.
Che poi, i problemi cardio-circolatori sono la principale causa di morte nel mondo occidentale. Sai cosa rischi a sbattertene? Di accorciare un po’ la tua vita totale, ma soprattutto di compromettere buona parte della tua vita sana. Arrivare a 70 in buona forma o con mille problemi fa una bella differenza. La cosa divertente è che le cose che devi fare per ridurre il rischio di avere problemi precocemente sono le stesse che devi fare per stare al meglio durante la giovinezza: sonno, esercizio, alimentazione. E niente fumo e pochissimo alcol, chiaro.
Ma cambiamo area. Sai, la tentazione di passare ogni momento della giornata a studiare e fare carriera, di dare il meglio di noi sul lavoro, è grande. Se non per la gloria, perché ti piace. Se non perché ti piace allora per lo status. Se non per lo status, almeno per il pacco di soldi che riceveresti. Se per nessuno di questi, perché si è obbligati per non morire di fame, il caso peggiore.
Quando dai il meglio fuori casa, quello che resta per i tuoi familiari ed amici sono solo gli scarti. La versione odiosa, scontrosa, spenta, stanca, nervosa, pensierosa ed assonnata di te. A loro dovresti dare l’arrosto, invece gli riversi di fronte le ossa quasi spoglie. Sai cosa rischi? Rischi di mandare in vacca le relazioni che contano, quelle per cui, ti racconti, fai tanti sacrifici. I divorzi costano, e così i figli con problemi relazionali. Forse varrebbe la pena di trovare un modo per ridurre questo rischio. Vivi meglio, tra l’altro, e non ti cade il mondo addosso se per sorte vieni messo alla porta dal tuo caro boss.
In generale, ogni volta che sottrai tempo a qualcuno o qualcosa che ami stai scendendo a patti con Ignazio La Russa. Non è quasi mai una buona idea, e quelle volte che accetti l’accordo e lo firmi col sangue dovresti assicurarti che ne valga la pena, almeno potenzialmente.
Se rinunci a diversi fine settimana con la famiglia per lavorare di più, dovrebbe esserci del potenziale per dei benefit belli cicciosi. Se lo fai perché lo fanno tutti… mah.
Se rinunci a trovare i tuoi perché devi fare una cena col cliente, devi avere buone speranze che ne valga la pena. Se è un noto taccagno… mah.
Insomma, ok scendere a patti, ma deve valerne la pena, stai rischiando tanto anche se non ti sembra.
Infine, c’è un ultimo rischio di cui ti voglio parlare. Oggi sei più o meno giovane, lucido, forte, sano. Domani non lo sarai più. Ci sono esperienze che puoi fare solo oggi. Solo oggi puoi scalare quella montagna, partecipare a quella festa, fare quel viaggio, goderti tua figlia di 3 anni. Se rimandi tutto ad oltranza rischi di rimanere con un pugno di mosche. O di Euro, che poi fa lo stesso quando non sai cosa fartene.
Approfondimenti
Come moriamo di Sherwin Nuland (in italiano un po’ difficile da trovare) racconta i modi più comuni in cui si muore nel mondo occidentale. Niente fronzoli o romanzate, Nuland era medico chirurgo e storico della medicina a Yale e ne ha viste di morti. È interessante leggere di ciò che ci aspetta, tra neanche moltissimo.
Sul fumo, prima si smette e meglio è. Quel dato che ho citato, i circa 10 anni in meno di aspettativa di vita, si riferiscono a chi continua a fumare imperterrito fino a che non è troppo tardi. Ma se si smette a 30 anni si riesce a recuperare ancora quasi tutta quella salute che si stava compromettendo. Il giorno migliore per smettere è oggi, qualsiasi sia l’età. Tanto per ripetere quello che già sanno tutti, questo video di Kurzgesagt fa un eccellente riassunto.
Sulle relazioni e sulle esperienze e sul tempo che puoi dedicare ad esse, c’è un dato interessante che mi rattrista sempre. Amo la mia famiglia d’origine e sono felice di stare attorno a mia madre e mia sorella. Tuttavia, se anche dovessi riuscire a passare 2 settimane complete all’anno con loro (la mia media è più bassa di così), ho comunque ormai speso il 95% del tempo insieme che avevamo a disposizione. Da qui fino a che moriremo non restano che le briciole. Questo vale per tante cose: il tempo in vacanza, le avventure che vivi, le cose che impari.
Ad un certo punto non potrai più goderne, quindi vale la pena fare due cose: godersi al massimo quello che puoi e cercare di aumentare il tempo che gli dedichi. Sono sicuro che, in vecchiaia, non mi pentirò di non aver guardato qualche video in più su YouTube né di non aver fatto più straordinari al lavoro, ma sono già sicuro che mi pentirò di non aver fatto più cose belle ed interessanti con chi amo. Comunque, se proprio vuoi guardarti un altro video su YouTube, sempre Kurzgesagt ha fatto questo bel video sulla durata percepita della vita.
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