Che cos’è un buon investimento? Sappiamo riconoscerlo oppure andiamo a tentoni, seguendo mode e pareri contrastanti?
Negli investimenti, come in realtà in qualsiasi acquisto, capire che cosa si sta comprando, e se è in linea coi nostri obiettivi, è l’unico modo per fare scelte azzeccate.
Ecco quindi 5 domande che chiunque dovrebbe porsi prima di fare un investimento.
Riconoscere un buon investimento
Quando ero bambino, mia madre decise di farmi una sorpresa: il mio primo personal computer. Decisa a darmi il meglio, si rivolse ad una delle aziende più in vista del momento e non pose limiti di spesa.
Male. Non sapeva nulla di quelle scatole bianche che dovevano diventare il futuro e spese uno sproposito.
Insieme al PC arrivarono a casa scomodissime enciclopedie multimediali, corsi d’inglese mai usati, periferiche improbabili e tantissima pubblicità insistente.
Col senno di poi poteva fare un investimento migliore ma la fortuna era dalla sua parte: mi sono divertito un mondo con quella macchina infernale, gettando le basi per una carriera nel settore.
Può capitarci lo stesso quando facciamo un investimento: non capiamo di cosa si tratta e lo compriamo, ma a quel punto è solo la fortuna a determinare il nostro destino. Può andarci benino oppure molto male.
Prima d’investire conviene quindi porsi alcune domande. Se non abbiamo le risposte è meglio aspettare, informarsi e solo dopo agire. È un po’ come in una corsa campestre:
Non ha senso correre, se non sai dove andare.
Prima orientarsi, poi, se necessario, correre. Foto di Ihor Saveliev.
Per rendere chiaro come usare le domande userò tre esempi di potenziali investimenti:
? Acquisto di una prima casa vicino ad un polo universitario.
? Acquisto di un NFT con una scimmia annoiata di seconda scelta.
? Acquisto di un pacchetto di azioni Apple.
Non sto consigliando o sconsigliando nessuno dei tre, mi servono solo come esempio.
Via con le domande!
1 - Ho capito che cosa sto comprando?
Davvero? Allora dovrei riuscire a spiegarlo ad un bambino di 5 anni.
Se non riusciamo a produrre spiegazioni decenti, non dovremmo nemmeno prendere in considerazione l’investimento.
- Sto comprando un immobile, di cui sarò il legale proprietario, coi diritti e doveri che ne conseguono.
- Sto acquistando un contratto, registrato su una blockchain, che mi permette di usare l’immagine della scimmietta per fare quello che mi pare.
- Sto acquistando quote della società Apple Inc., di cui diventerò socio.
Ora immaginiamoci quel nanetto di 5 anni e le domande scomode che ci porrà. Siamo in grado di rispondere senza sentirci attaccati ed irritati? Perché quello sarebbe un campanello d’allarme.
- Vuoi davvero vivere in quel posto pieno di hippie sbarbatelli? Quali sono questi doveri di cui parli? Sembra un posto costoso, lo è?
- Che cavolo è una blockchain? Aggiunge valore alla scimmia? E perché dovresti volere l’immagine di una brutta scimmia? Vuoi appenderla al muro? Ti serve questo “NFT” per farlo?
- Vuoi davvero essere socio di quelli li? Sei sicuro che ti pagheranno? E se falliscono?
Una delle domande più legittime del nano potrebbe essere…
2 - Come ci guadagnerò?
Perché è proprio questo l’obiettivo: guadagnare. Altrimenti la chiameremmo spesa, non investimento.
Quindi, ci è chiaro come guadagneremo da questo investimento? Si tratta di una strategia ragionevole oppure è un po’ campata per aria?
- Guadagnerò risparmiando sull’affitto, che altrimenti dovrei pagare. È conveniente anche considerando le spese di mantenimento ed il mutuo. Inoltre, essendo vicino ad un polo universitario, mi aspetto di poter affittare bene la proprietà tra qualche anno o di venderla ad un prezzo maggiore dell’attuale, visto che l’università sta allargando il campus e l’inflazione sale.
- Spero di venderla a qualcuno disposto a pagarla di più di quanto l’ho pagata io, e nel frattempo produrrò una serie animata con protagonista la scimmia.
- Parteciperò alla distribuzione degli utili della società e guadagnerò dalle loro innovazioni e dal loro lavoro se riusciranno a mantenere o rafforzare la loro posizione di mercato.
Alcune volte ci sarà chiara la strada verso il guadagno, in altri casi il castello scricchiola. Perché qualcuno dovrebbe pagare di più quello che tu hai acquistato ad un prezzo più basso? Non ti aspetti di fare lo stesso con un aspirapolvere, perché dovrebbe succedere con un quadro, un lingotto d’oro o un contratto digitale?
Chi decide quanto valgono? Foto di Josh Liu.
Magari rimane comunque un buon investimento all’interno del nostro portafoglio. In tal caso non avremo paura a rispondere alla domanda 3.
3 - Che succede se sbaglio?
Tutti possiamo sbagliare. O la fortuna può voltarci le spalle.
Siamo in grado di assorbire il colpo oppure rischiamo di rimanerne sopraffatti? Sappiamo a cosa possiamo andare incontro?
- L’università potrebbe abbandonare il campus, la zona degradarsi, il condominio avere mille problemi strutturali ed io mi ritroverei sul groppone una proprietà che vale molto meno di quanto l’ho pagata e difficile da vendere.
- L’intero mercato potrebbe crollare, dopotutto ha solo pochi anni, ed io non riuscirei più a rivendere l’NFT.
- L’azienda potrebbe subire una grossa crisi e ridimensionarsi molto, come successo in passato ad altri colossi. Potrei perdere buona parte del capitale investito.
A volte è disponibile una storia passata per un certo tipo d’investimento da cui possiamo trarre informazioni utili. Ad esempio possiamo osservare l’andamento del mercato azionario negli ultimi 100 anni e valutare se saremmo in grado di navigare quella sequenza di eventi.
Immagina… potresti trovarti in questa situazione, che succederebbe?
Potremmo farci prendere dall’ingordigia e trascurare i rischi. Dobbiamo invece tenere entrambi presenti prima di passare alla domanda successiva.
4 - È in linea con i miei obiettivi?
Ogni nostra azione dovrebbe essere coerente con i nostri obiettivi, ciò vale anche per gli investimenti.
Supponiamo di avere 15’000€ e di volerli investire per ~comprare un’automobile~ tra 5 anni. Non possiamo permetterci di perderli, altrimenti cosa facciamo tra 5 anni?
- Non riuscirei a vendere entro allora, è troppo presto.
- Se va bene potrei ottenere un ottimo ritorno in pochi mesi, ma se va male potrei non riuscire a vendere mai più.
- Il prezzo di vendita può oscillare molto e rimanere basso anche per anni, in tal caso dovrei digerire una perdita anche rilevante.
Ben diversa è la situazione se abbiamo 2000€ all’anno che vogliamo investire per creare un tesoretto per quando nostra figlia sarà maggiorenne. Qui l’obiettivo finale è più vago, l’orizzonte temporale più lungo ed il livello di rischio accettabile più ampio, quindi le scelte d’investimento possono essere diverse.
- Potrebbe andare bene, col beneficio aggiuntivo di fornire un alloggio a mia figlia se sceglierà quel polo universitario per i suoi studi.
- Da qui a 18 anni gli NFT potrebbero essere scomparsi o la mia scimmia valere milioni di €. È una scommessa che sono disposto a fare? Che percentuale dei soldi destinati a mia figlia potrei scommettere?
- Nel giro di 18 anni Apple avrà fatturato miliardi e prodotto ulteriore innovazione. Non mi spaventano le oscillazioni di prezzo, potrebbe essere un buon investimento e permettere a mia figlia di accedere alle migliori università del mondo. Oppure l’azienda potrebbe trovarsi in crisi nera e noi avremmo ottenuto un pessimo ritorno monetario dall’investimento.
Per sintetizzare, quello che dobbiamo valutare è:
- L’orizzonte temporale a nostra disposizione e quanto è flessibile;
- Il livello di rischio che siamo disposti a correre;
- Il ritorno che speriamo di ottenere sul nostro investimento;
- Eventuali sinergie o disturbi tra i nostri obiettivi e l’investimento scelto.
Manca solo una domanda.
5 - È compatibile con gli altri miei investimenti?
Obiettivo: fare un’insalata… Ma ho piantato solo pomodori! Foto di Markus Spiske.
Una volta che avremo studiato a dovere un certo tipo d’investimento, che ne siamo consapevoli o meno, avremo un bias verso di esso.
Se lasciamo fare al nostro istinto, finiremo per costruirci un portafoglio sbilanciato, eccessivamente rischioso oppure poco ordinato o complesso da gestire.
Vediamo qualche esempio.
- L’intero mio patrimonio starà in questo immobile, finché non avrò ripagato il mutuo. Mi sta bene che sia così poco diversificato? Il passo successivo del mio piano può essere comprare un altro immobile nella stessa provincia, non rischio di mettere tutte le uova nello stesso paniere?
- Sto facendo solo un piccolo investimento in questo NFT, con cifre abbordabili e come parte di un portafoglio molto diversificato di strumenti finanziari globali e robusti. Posso permettermi la scommessa?
- Aggiungo questo stock a quelli di altre aziende che mi affascinano e di cui capisco il funzionamento: Amazon, Meta, Alphabet, Microsoft… Ma così facendo il mio portafoglio, in origine ben diversificato, viene sbilanciato verso un unico settore di un unico paese, al quale sarò molto esposto.
Le combinazioni sono infinite.
Una buona regola empirica potrebbe essere quella di tenere i vari obiettivi d’investimento in compartimenti stagni, così da non “inquinare” gli investimenti tra di loro.
Altra strategia potrebbe essere quella di semplificare al massimo i portafogli, senza sbilanciarli a meno di non avere un motivo molto valido.
Oppure potrebbe piacerci un poco di disordine e possiamo permettercelo. L’importante è scegliere in modo consapevole.
Conclusione
Un buon investimento dipende da molti fattori: i nostri obiettivi, l’orizzonte temporale, il rischio che possiamo affrontare ed il ritorno atteso che desideriamo.
Per riconoscere un buon investimento possiamo usare le 5 domande chiave:
- Ho capito che cosa sto comprando?
- Come ci guadagnerò?
- Che succede se sbaglio?
- È in linea coi miei obiettivi?
- È compatibile con gli altri miei investimenti?
Se sappiamo rispondere a tutte e siamo soddisfatti delle risposte che otteniamo allora avanti, possiamo investire con confidenza. Altrimenti meglio approfondire, la fretta è cattiva consigliera!
Nei commenti: come ve la cavate con le 5 domande sui vostri investimenti?
Approfondimenti
- Il Manuale dell’investitore consapevole di G. Bellelli et al è stato una lettura interessante per capire quali strumenti finanziari sono disponibili al piccolo investitore che vuole fare da se. In alternativa esiste un portale di educazione finanziaria ministeriale: Quello che conta.
- Scegliere un portafoglio d’investimento può non essere banale. PortfolioCharts offre una panoramica di quelli più famosi e di quali prestazioni hanno avuto in passato.
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Il mercato dell’arte è molto manipolabile. Se ritenete che sia un buon investimento, forse vi interesserà sapere come funziona.
Copertina di Towfiqu barbhuiya.
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