Due dita in gola?

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Ieri era il 29 ottobre. Siamo ancora in Sicilia. Il sole splende alto nel cielo azzurro e il mare si estende fino all’orizzonte in una tavolozza di blu e verde.

Siamo da poco tornati dal mare, ancora umidi, salati.

È strano, considerando che siamo a fine ottobre, ce lo dicono tutti. Per ora sembra che il cambiamento climatico abbia i suoi vantaggi.

Baldoria

Immagina di trovarti in una festa, la musica che batte forte, le luci stroboscopiche che danzano intorno a te e la folla che si muove in un vortice frenetico.

Inizi la serata con piena lucidità, un pesce fuor d’acqua in mezzo al caos di gente che si diverte. Poi qualcuno ti offre un drink, poi un altro e un altro ancora. Improvvisamente sei nel turbine dell’allegria, ti stai divertendo come non mai. Bevi ancora e ancora, dimenticando ogni limite, ogni precauzione.

Ecco il problema: hai esagerato, ti rendi conto che hai bevuto troppo. La tua mente corre veloce, pensando a domani e alle probabili conseguenze della tua intemperanza. C’è un bivio davanti a te, tre strade da percorrere, ognuna con le sue implicazioni.

La prima opzione: metti fine alla festa in modo brusco. Corri in bagno, guardi lo specchio e ti chiedi se c’è un modo per fermare il disastro imminente. Due dita in gola, tentativo disperato di liberarti del veleno che hai ingerito. Ti sciacqui il viso, cerchi di rimetterti in piedi, nella speranza che questo gesto estremo possa impedirti di pagare il conto il giorno dopo.

La seconda opzione: smetti di bere e cerchi di mantenere il controllo. Ti aggrappi a quello che resta della tua sobrietà, chiedendo aiuto a chi ti sta vicino. Preghi che qualcuno vegli su di te mentre cerchi di impedire al mondo di girare troppo velocemente. Sei vulnerabile, a rischio di scivolare nel baratro dell’intossicazione totale. Cammini sul filo di un rasoio e speri che il cielo te la mandi buona.

La terza opzione: getti la spugna. Accetti il fatto che è ormai troppo tardi, che hai superato ogni limite. Decidi di goderti il momento presente, cercando piacere nell’oblio temporaneo. Sai che domani sarà un incubo, ma per ora vuoi solo dimenticare tutto e lasciarti andare.

Raziocinio

Prendere una scelta razionale è possibile. Dopotutto, nella vita il futuro è sempre incerto e grandi menti si sono già dedicate a questo problema.

In economia si usa il metodo del Net Present Value (NPV) per definire il valore attuale, ad oggi, dei flussi di cassa futuri.

Meglio un uovo oggi o una gallina domani? Col NPV gli economisti ti darebbero una risposta.

L’idea principale di questo metodo è che un euro ricevuto in futuro vale meno di un euro ricevuto oggi, a causa di diversi fattori tra cui l’inflazione, il costo opportunità, l’incertezza di avere quel euro domani.

Il procedimento per calcolare il NPV può essere riassunto nei seguenti passaggi:

  1. Stimare i flussi di cassa futuri
  2. Determinare il tasso di sconto sui flussi futuri
  3. Calcolare il valore attuale dei flussi di cassa

So che non aspetti altro, quindi ecco l’equazione matematica per calcolare il NPV:

\[NPV = \sum_{t=1}^{n} \frac{CF_t}{(1 + r)^t}\]

Dove:

  • \( CF_t \) rappresenta il flusso di cassa nell’anno \( t \).
  • \( r \) è il tasso di sconto.
  • \( n \) è il numero totale di periodi in cui si verificano i flussi di cassa.

Sembra un metodo intelligente, dopotutto lo usano gli economisti, no? L’inghippo sta nel fatto che sia i flussi di cassa futuri che il tasso di sconto sono stime. Nessuno ci garantisce di poterle fare bene eppure dalla loro accuratezza dipende la bontà della scelta.

Insomma, con o senza formule, ci tocca prendere scelte complesse e sgradevoli basate sulle nostre inaffidabili stime.

Scelte difficili

All’incertezza si aggiunge il fatta che è difficile resistere alla tentazione del piacere immediato, specialmente quando il costo sembra così lontano e indistinto.

Non è facile farlo in una serata in discoteca quando l’allegria è contagiosa.

Non è facile farlo quando si tratta delle nostre finanze e le tentazioni sono a portata di mano.

Non è facile farlo per tutelare il nostro ambiente, che oggi ci permette di arricchirci con le sue risorse accumulate per milioni di anni.

Non c’è neanche una risposta giusta o sbagliata, si tratta di trovare il proprio personale equilibrio tra presente e futuro.

O nel caso delle scelte collettive, come quella sul cambiamento climatico, di fare del proprio meglio e prepararsi al peggio. E godersi il mare fin che c’è.