Decisioni ed abitudini
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La nostra cultura ci spinge a vedere le routine come qualcosa di negativo o triste. Ma queste sono l’ancora che ci evita l’infinito stress del dover decidere in continuazione.

Decisioni e abitudini - Schema concettuale

Voglio una vita spericolata, piena di novità, in cui ogni giorno è diverso dall’altro. Ma l’essere umano non si è evoluto in modo compatibile a questo ideale di vita.

Certo, è possibile perseguire una vita avventurosa e piena di esperienze, ma anche quel tipo di vita ha bisogno delle sue regole e routine, altrimenti ci accorgiamo molto presto dei nostri limiti.

Pare, infatti, che sia la forza di volontà sia le risorse cognitive necessarie a prendere delle decisioni siano limitate. Se le spendo decidendo cosa mangiare a colazione avrò meno risorse per affrontare altre decisioni chiave nel corso della giornata. Allo stesso modo è più difficile resistere alle patatine fritte dopo una lunga ed estenuante giornata di lavoro in cui ho usato la forza di volontà per non mandare tutto a monte.

Ho idea che forza di volontà ed energie decisionali siano collegati o addirittura siano sfaccettature della stessa risorsa mentale, che potrei individuare come “razionalità”. La nostra corteccia prefontale è in effetti l’ultima ad essersi evoluta nel cervello umano, e posso presumere che sia ancora molto primitiva e limitata.

D’altro canto, esiste un altro meccanismo che regola le nostre giornate: le abitudini. Queste s’innescano praticamente in automatico, e non abbiamo bisogno di usare le nostre preziosissime risorse cognitive a riguardo. Spesso mi accorgevo davvero di essere sveglio quando arrivavo in ufficio, un paio d’ore dopo l’essermi fisicamente alzato dal letto… Tutto era così automatico che pareva scorrere come in un film.

Cosa fare?

Possiamo sfruttare il potere delle abitudini per gestire le nostre giornate senza troppo stress. Basta destinare le nostre scarse risorse decisionali per modificare le nostre abitudini o crearci processi che semplifichino le altre nostre decisioni.

Un esempio pratico

Devo decidere il nuovo piano tariffario per il cellulare, perché quello attuale costa troppo e le chiamate si sentono male. Bene, dovrò decidere da zero quale scegliere, confrontare offerte, e valutare le recensioni degli utenti, e quanti GB di dati ha… Ma gli SMS servono ancora? Son un sacco di parametri da valutare… E finisco per impiegarci 2 ore e ancora essere indeciso.

Posso impiegare il mio tempo per prendere una meta-decisione?
Ad esempio potrei decidere un “processo di scelta” chiaro, applicabile a tutte le spese ricorrenti. Qualcosa di questo tipo:

  1. Quanto spendo? Quanto voglio idealmente spendere?
  2. Sulla base del risparmio, ha senso dedicare tempo a questa scelta o è superflua?
  3. Cosa mi serve il 99% delle volte?
  4. Vado su un sito di comparazione affidabile. Scelgo la tariffa più economica soddisfa le mie necessità. Non guardo altro
  5. Faccio l’ordine appena trovata la prima offerta che soddisfa i requisiti, non perdo tempo leggendo pareri, analisi e balle varie.

Userò questo stesso schema, deciso una volta, per tutte le decisioni riguardanti spese ricorrenti, che siano app, utenze domestiche o la cassetta di frutta settimanale. Inoltre, concentrando le mie energie sul processo posso evitare tuto quello che non aggiunge valore alla mia scelta, ad esempio leggere le recensioni della gente arrabbiata.

Altro esempio, sfruttando le abitudini.

Devo assolutamente perdere peso. Invece di usare tutta la mia forza di volontà ad ogni istante, evitando di spiluccare fuori dai pasti e resistendo strenuamente a fare il bis posso strutturare la mia giornata ed il mio ambiente in modo da favorire abitudini positive:

  • Butto via tutti gli snack che ho a casa. Metto un cesto di frutta in bella vista.
  • Faccio la spesa dopo i pasti, per evitare che la fame mi offuschi la mente
  • Non compro nulla che non stia nella zona frutta, verdura, cereali o surgelati.
  • Preparo ricette interessanti, cerco di appassionarmi al tema.
  • Pianifico i miei pasti in modo da non dover decidere nulla sul momento

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