A volte non siamo in grado di soddisfare le norme sociali. A volte è per una nostra inadeguatezza. Altre volte sono le norme ad essere inadeguate.
Chiunque abbia fatto un paio di voli su una compagnia low cost sa chi sia la famiglia Ryanair. Per tutti gli altri, ecco la sua descrizione.
La famiglia Ryanair è composta da almeno un genitore ed uno o più figli piccoli, di solito con meno di 10 anni. Si distingue immediatamente per il chiasso, la moltitudine di bagagli ed in generale per un livello di entropia fuori dal comune.
La famiglia Ryanair ha anche il potere dell’onnipresenza: prende il tuo stesso volo, siede davanti a te, va alla tua stessa destinazione finale, sta accanto a te al ristorante ed hanno la camera d’albergo sopra la tua.
Odio la famiglia Ryanair… Ma anche noi siamo una famiglia Ryanair.
Come si diventa famiglia Ryanair
Nel nostro caso è stato facile: è bastato avere una bambina piuttosto attiva di 2 anni.
I terribili due, li chiamano, e c’è un motivo! Mia figlia ha da poco capito di essere un individuo e che le sue azioni hanno un impatto sul mondo. Lei può fare delle cose e queste cose portano a delle conseguenze. Fighissimo, non c’è dubbio. Quindi è bello e sano che lei voglia cimentarsi in qualsiasi sfida, dal bere il succo d’ananas a testa in giù fino al farsi capire senza la nostra intermediazione dalla cassiera al supermercato.
Aneddoto personale: ho sempre detestato quando un mio superiore pretendeva di dirmi cosa fare in corso d’opera. Ho mandato a quel paese più di una brava persona per questo, nessuno deve interrompere la mia azione finché non la ho conclusa, e se lo fa è meglio che abbia delle ottime ragioni.
Io ho 35 anni e non ho ancora superato questa cosa, figurarsi mia figlia di due. Se intervieni per tenerle il bicchiere: s’incavola. Se traduci il suo “botto ande puh!” alla cassiera, s’inviperisce. Insomma, non devi intervenire, devi lasciarla fare, ed è anche giusto, altrimenti come potrebbe imparare?
Il vero problema è che nei terribili due questa grande voglia di fare da sé è accompagnata da qualcosa di ovvio: i bambini di 2 anni sono degli incompetenti assoluti. Versano metà delle cose che mangiano, non sanno tenere l’attenzione per più di 5 secondi, sono scoordinati, maldestri, non sanno gestire le emozioni, si stancano facilmente e spesso non si capisce quello che dicono.
Combinazione sufficiente per far diventare due silenziosi topi da biblioteca come mia moglie e me una vera famiglia Ryanair.
La prova l’abbiamo avuta qualche giorno fa: stavamo per imbarcarci sul traghetto a Genova, erano le 21:00 e tutti erano stanchi, impazienti e silenziosi. Di contro, mia figlia se ne andava in giro tra le auto correndo ed urlando “GALLO! GALLO! GALLOOOOOO!” davanti ai Looney Toons disegnati sulla fiancata del traghetto della Moby, lì vicino. Intanto lanciava pezzi di pane e formaggio, mia moglie le correva dietro disperata, ed io pulivo i 2 litri di vomito che aveva sganciato in macchina 5 minuti prima. Tweety era il gallo.
Norme sociali infrante
La definizione di famiglia Ryanair può essere resa generica: si tratta di uno o più individui che non rispettano le norme sociali in vigore in un certo contesto.
Come la famiglia chiassosa su un aereo o all’imbarco del traghetto. Ma anche uno che poga ad un concerto di Eros Ramazzotti. O una che parla a voce alta in biblioteca.
Non c’è bisogno neanche di essere chiassosi: potrebbe anche trattarsi di qualcuno che ad una festa tiene il muso e sta in disparte, imprecando sottovoce. O qualcuno che lascia la propria scrivania in disordine nell’open space immacolato, o che pretende un trattamento di favore sul luogo di lavoro.
Contesto sociale e comportamento della famiglia Ryanair cozzano.
Attenzione, non è la famiglia Ryanair ad essere sbagliata: ci sono contesti in cui i bambini vivaci sono molto ben accetti. È piuttosto la sua presenza in contesti in cui il caos non è accettato, per qualsiasi motivo più o meno valido.
Quindi ci sono due sole situazioni problematiche:
1) Quando vogliamo tenere un comportamento inadeguato dove è davvero inopportuno, e siamo noi ad andarcela a cercare.
Ad esempio se io portassi mia figlia nella sala lettura della biblioteca e pretendessi di stare lì con lei per due ore, sarei senza dubbio fastidioso agli altri e poco rispettoso.
Oppure quando portiamo mia figlia a bar e ristoranti: lei dopo 120 secondi vuole saltare sui tavoli, noi lo sappiamo e sappiamo che non è bello per chi ci è vicino, quindi evitiamo di andarci. Quelle poche volte che cediamo torniamo a casa con la coda tra le gambe e super stressati.
Bar e ristoranti eleganti non sono un diritto dell’uomo.
Bisogna accettare che, in carte situazioni, non puoi fare delle cose. Punto, non siamo il centro dell’universo, abbiamo deciso di avere figli e nel pacchetto sapevamo che c’erano delle rinunce, inutile ora fare i sorpresi.
2) Quando delle norme ingiuste vengono imposte a gruppi che non possono rispettarle.
Torniamo al traghetto: io devo andare da Genova a Palermo. Guidare non è una opzione, è pericoloso, costoso e noioso da morire. Devo prendere il traghetto, e con me deve venire mia figlia di due anni. Il fatto che ci debba essere silenzio mi mette con le spalle al muro: non sono in grado di far stare tranquilla mia figlia per periodi prolungati, nessuno è in grado di farlo, lei non ha l’età e le capacità per stare in silenzio, neanche se usassi la vecchia cinghia di cuoio di mia nonna. Quindi, che faccio? Mi trovo tra incudine e martello ed il minore dei mali è ignorare le norme sociali e lasciare che mia figlia faccia un po’ di caos.
Il che ci porta ad un’ultima considerazione: la famiglia Ryanair ha tutto il diritto di spostarsi in aereo ed a volte non può fare a meno di fare casino. Probabilmente siamo in torto noi quando pretendiamo il loro silenzio ed il loro ordine. Dopotutto, se volevi viaggiare in silenzio avresti dovuto pagare la business class, no?
Conclusioni
A volte ci sono norme sociali che non siamo in grado di rispettare, per un motivo o per un altro.
Quando si crea questo conflitto dobbiamo capire se le norme sono sensate e giuste oppure no. Nel primo caso sta a noi rinunciare a frequentare quei contesti in cui non potremmo rispettare gli altri. Nel secondo, invece, possiamo infischiarcene e far presente come tali norme siano ingiuste.
A volte, in fondo, non c’è nulla di male nell’essere la famiglia Ryanair.
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