È raro essere consapevoli degli obiettivi che contano per noi. Ancor più raro è agire in modo da raggiungerli.
Ognuno di noi ha degli obiettivi nella vita, ad esempio essere un buon padre, una imprenditrice responsabile, un membro utile ed attivo della comunità. È raro trovare qualcuno che ambisce ad essere un idiota patentato.
Purtroppo spesso ci comportiamo in modo incoerente coi nostri obiettivi.
☑️ Guidato in modo poco prudente? Fatto.
☑️ Riso a battute che offendono i nostri dichiarati principi morali? Fatto.
☑️ Fatto un lavoro nocivo per noi, i nostri cari e la società in generale? Fatto.
Perché avviene tutto ciò?
L’impatto delle abitudini
Ci piace immaginarci come esseri “razionali” e dalla forza di volontà illimitata. La verità è che siamo fragili e primitivi.
Siamo, nel bene o nel male, dominati dalle nostre abitudini. Se sviluppiamo abitudini salutari e positive, queste ci spingono col pilota automatico verso i nostri obiettivi. Ma se le abitudini sono nocive siamo in un mare di guai.
Alcune incongruenze della nostra vita si sviluppano lentamente. Partiamo in piena forma, attenti e motivati, salutisti che dominano la golosità. Col tempo le giornate si fanno faticose e di sera ci concediamo qualche dolcetto. Battiamo le ciglia e… BOOM! 10 anni son passati, abbiamo 20kg di troppo e non capiamo come sia potuto accadere. Abitudini, amici miei. Abitudini.
L’influenza dell’ambiente
Concedetemi l’uso di un detto popolare: “chi va con lo zoppo impara a zoppicare”.
Ma lo zoppo dov’è?
È nelle numerose pubblicità di auto enormi e costose che vediamo in televisione, uno dei clamorosi costi nascosti della TV.
È in Facebook, che pone in risalto chi impreca contro la democrazia, gli imprenditori ed i venusiani e sprona all’uso del carro armato come soluzione a tutti i problemi.
È in Instagram, pieno di sederi di plastica, bocche di plastica, nasi di plastica e bottiglie d’acqua di cartone… ?
Per ogni ora che trascorriamo in un certo ambiente diventiamo più simili agli stereotipi che lo popolano: l’ambiente influenza quello che riteniamo giusto, accettabile o desiderabile. Alcune cose che in origine ritenevamo sbagliate o assurde cominciano a diventare più familiari ed accettabili. Così ci si ritrova a comprare un SUV che non ci serve pagandolo con soldi che non abbiamo…
I compromessi dell’età adulta
Da giovani predichiamo bene. Da giovani siamo idealisti. Da giovani sappiamo anche poco della vita. È maturando che dobbiamo farci i conti. I compromessi lungo la strada sono numerosi e molte volte neanche ci accorgiamo di loro.
Un adolescente ha ben pochi problemi economici. Vitto, alloggio e tutto ciò che è fondamentale piove dal cielo. Le spese sono minime perché minime sono le necessità reali. Un adulto, invece, deve pensare a come pagare le bollette, il mutuo, lo stupido SUV che ha comprato a rate. Ciò lo rende dipendente e fragile. Non potrà più permettersi di agire con la stessa libertà.
First reaction: SHOCK!
Ci sono conseguenze nel non conformarsi alle attese altrui. Se dipendete dal vostro capo per sfamare la vostra famiglia voi la cravatta la mettete, checché ne pensasse quel brufoloso sedicenne che eravate. Si chiama compromesso. Per questo è così importante cercare di essere liberi sul piano economico e non aspettare la pensione per avere la libertà.
Veleno ed antidoto
Bene, ci troviamo fuori strada, ma come rimetterci in carreggiata? Ecco alcuni spunti:
- Mettiamo in discussione quello che facciamo ed il modo in cui viviamo. Se non siamo coerenti coi nostri obiettivi, dobbiamo riconoscerlo senza deprimerci. Prendiamone atto! Non è una vergogna, siamo tutti sulla stessa barca. Riconoscere i propri errori e non vederli come una condanna è il primo passo per migliorarsi.
- Pensiamo agli effetti del nostro comportamento. È davvero in linea coi nostri obiettivi o ci stiamo illudendo? Un esempio: accompagnare i bambini a scuola in macchina. A prima vista li stiamo proteggendo dal traffico. In realtà stiamo consolidando una cultura nociva, inquinante e poco rispettosa.
- Manipoliamo l’ambiente: scegliamo gli ambienti da frequentare in modo che favoriscano comportamenti virtuosi. Se teniamo all’ambiente o al commercio etico, iscriviamoci ad un Gruppo di Acquisto Solidale o simile. Circondiamoci di persone che tengono alle stesse cose ed assorbiremo gran parte del loro comportamento. Se abbiamo in mente la persona che vogliamo diventare, sforziamoci di capire dove questa persona passerebbe il proprio tempo. Quindi facciamolo anche noi.
- Più siamo liberi meno compromessi dovremo accettare. Meno compromessi uguale più coerenza con gli obiettivi che contano per noi. Ogni volta che notiamo una catena lavoriamo per indebolirla o spezzarla.
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Affrontiamo le decisioni difficili senza timore. Spesso le nostre paure stanno solo nella nostra testa, e le conseguenze nefaste che prevedevamo non si materializzano. Come diceva Seneca: “Non temiamo la morte, ma il pensiero della morte“. Se questa massima non ci ispira ad essere coraggiosi, non so davvero cos’altro aggiungere!
Immagine di copertina di Boxed Water Is Better. Cosa gli sia saltato in testa io non lo so…
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