Lavorare: Impiegare le energie fisiche o intellettuali nello svolgimento di un’attività. Qui inteso al fine di ottenere un beneficio economico.
Caro figliolo,
Ti renderai presto conto che il mondo degli adulti è strano. Vedi, gran parte di noi si alza tutti i giorni presto per andare al lavoro, un lavoro che spesso non ama. Ci lasciamo dietro le nostre famiglie e le nostre passioni più autentiche. Perché lo facciamo? Per guadagnare qualche soldo.
Ti starai chiedendo perché vogliamo questi soldi. Dopo tutto le cose più belle della vita son gratis, possibile che ci servano così tanti soldi da dover lavorare per 40 o più anni prima di andare godercele?
Come ci hanno fregato
C’è un vecchio francese saggio, di nome Pierre Rabhi. In uno dei suoi libri ha raccontato questa storia.
Nella sua originaria Algeria, a inizio Novecento, gli adulti vivevano nella tradizione contadina ed artigiana. C’era chi faceva il fabbro, chi coltivava e chi commerciava, ognuno secondo le proprie necessità, risorse e capacità, per soddisfare i propri modesti bisogni.
Arrivano le industrie minerarie per sfruttare i giacimenti della zona. Esse offrono uno stipendio generoso così da invogliare le persone a lavorare per loro e non alle loro vecchie occupazioni. Con quei soldi i lavoratori avrebbero potuto soddisfare i loro bisogni.
Passa qualche mese e gran parte dei lavoratori incomincia ad assentarsi dal lavoro. Le aziende scoprono che i lavoratori, che erano abituati a vivere con poco, riescono a vivere più mesi con un singolo stipendio mensile. Stanno quindi a casa a vivere con la famiglia, curare le loro case ed i loro orticelli e tornano al lavoro solo quando i soldi stanno per finire. Scaltri.
È un bel problema per le aziende! Queste vogliono fare soldi, è il loro obiettivo principale, e gli serve gente che lavori per loro. Che fare? Pagarli meno? Impossibile, quelli tornerebbero alle loro vecchie occupazioni, che sono ancora disponibili.
Idea: decidono di regalare orologi come segno di apprezzamento ai migliori operai, quelli più puntuali, e solo a questi. Tutti gli altri avrebbero dovuto comprare quei luccicanti oggetti a caro prezzo. Gli operai disciplinati tornarono al villaggio, mostrarono il loro bel orologio ai vicini e si scatenò l’invidia e la gara a chi aveva l’orologio più bello.
Avevano introdotto il consumismo. Ora gli operai non mancavano più al lavoro, dovevano ottenere soldi per comprare l’orologio, poi una bicicletta, qualche bel vaso di fiori, una nuova collana…
Non ne hai bisogno
Non abbiamo bisogno di orologi, ne di biciclette da corsa, ne di anelli con diamanti. Possiamo vivere felici con molto meno, ma questo, noi adulti, spesso lo dimentichiamo e diventiamo ingordi. Voi bambini sapete trovare il bello e la meraviglia in tutto, gratis.
Quello che serve davvero è poco:
- Un riparo
- Vestiti
- Cibo e acqua
Possiamo ottenerli in modo molto economico. Sarebbe una bella avventura, vivere con 500€ al mese e passare molto più tempo insieme, ingegnarci per risolvere qualsiasi problema in modo creativo. Ci mancherebbe qualcosa? Ti mancherebbe guardare la televisione? O cenare al ristorante? O essere portato in giro su un SUV elettrico?
Desiderare quelle cose e non è un problema, se ce le si può permettere e non rubano risorse a cose più importanti. Bisogna essere coerenti e lucidi.
Dovrai capire cosa conta per te. Se vorrai avere tutto sarai schiavo dei tuoi vizi, del tuo consumo. Lavorerai tutta la vita per mantenere le tue cose, lavorerai per loro invece di essere loro a lavorare per te!
Il lavoro costa a sua volta
Sai, papà prendeva il treno per andare a lavorare, e sia lui che mamma avevano una macchina ciascuno, sempre per il lavoro. Avevamo vestiti apposta e gadget e dovevamo spendere soldi per aperitivi o eventi che ci avrebbero connesso con i colleghi e permesso di fare carriera. Vivevamo in una città, per stare più vicini al lavoro. Tutte cose che costano care.
Si, hai capito bene, noi spendevamo tanti soldi per lavorare! Lo fanno tutti sai? Lavoriamo per guadagnare soldi che poi spendiamo anche per lavorare. So che sembra strano ma tanti son convinti che funziona. A dire il vero, non ho mai calcolato quanto ci costasse il lavoro… Vediamo:
- Auto extra: 1200€ / anno
- Manutenzione 200€
- Bollo 120€
- Assicurazione 280€
- Benzina 600€ (uso occasionale)
- Treno + metropolitana: 1000€ anno
- Vestiti: 1000€ anno, tutti nuovi
- Abitazione più connessa: 1200€ (100€ aggiuntivi al mese)
- Aperitivi, pranzi ed eventi: 600€ (occasionali, 50€ al mese)
Abbiamo eliminato tutto ciò, un totale di 5000€ annui. 420€ al mese, ossia il 25% (1/4) di uno stipendio da 1600€ netti mensili.
Sii lucido e coerente
Vedi, essere lucidi non è difficile se tu de io stiamo seduti tranquilli qui a parlarne, senza nessuna pressione. Ma è molto più difficile se hai debiti da saldare, magari perché hai fatto certe scelte errate. Soprattutto è difficile essere lucidi quando lavori 40 o più ore a settimana facendo il pendolare e con straordinari non pagati.
Noi adulti siamo stati anche indottrinati. Tu, bambino mio, non le hai sentite tutte quelle baggianate. Ne rideresti. Ad esempio, ci hanno detto che invecchiare è vergognoso e bisogna combattere i segni dell’età. C’è gente che si mette roba scura nei capelli così da colorarli quando diventano bianchi. Roba puzzolente, che può irritare la pelle e costa un bel po’. Si, anche secondo me nonno è simpatico. Per questo dico, è una baggianata, ma dovresti vedere quanti ci credono! Ci sono professionisti apposta, medici apposta, centri apposta…
C’è anche chi dice che fumare ti rende attraente, che significa che piaci alle ragazze. Si, lo so, puzzano, hanno i denti gialli, tossiscono sempre e si ammalano. Che ci vedranno mai queste ragazze? Boh!
Ecco, vedi, non è così facile essere lucidi e coerenti, altrimenti lo sarebbero tutti. Per cui stacci attento fin d’ora.
Perché lavori
Se dovrai lavorare per un compenso, cerca di capire cosa ti serve. Se ti avanza qualcosa di cui non hai bisogno, investila. Fai si che siano i soldi e le cose a lavorare per te, non viceversa. Sii libero.
Il lavoro, dopotutto, è solo un mezzo per ottenere le risorse che ti servono. Altrimenti noi, in questa casa lo chiameremmo gioco, divertimento o spasso. Ricordalo, il lavoro è un mezzo, uno strumento. Come una zappa, esatto. Il lavoro è una zappa. Che fai, ti metti a coltivare un enorme giardino di carciofi solo perché hai una zappa? No! Parti dal tuo obiettivo. Vuoi mangiare pomodori buoni, bene! Allora prendi la zappa e zappi quanto ti serve, o solo poco più. Quando hai finito prendi le piantine, le curi e le annaffi e dopo un po’ avrai i tuoi pomodori e potrai goderteli coi tuoi cari.
Che bella metafora, mi ricorda quei saggi contadini come Pierre Rabhi. Lucidi.
Foto di copertina by <a href="https://unsplash.com/@huntersrace?utm_source=unsplash&utm_medium=referral&utm_content=creditCopyText">Hunters Race</a> on <a href="https://unsplash.com/s/photos/businessman?utm_source=unsplash&utm_medium=referral&utm_content=creditCopyText">Unsplash</a>
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