Indipendenza finanziaria - Domande frequenti
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Migliorare la propria indipendenza finanziaria è possibile? È desiderabile? Come farlo? È faticoso?

In questo articolo provo ad articolare la mia visione e rispondere alle domande frequenti sulla indipendenza finanziaria. Prima di partire, consiglio la lettura dell’articolo principale sulla indipendenza finanziaria.

Domande frequenti sull’indipendenza finanziaria

Quelle che seguono sono tutte domande che ho ricevuto parlando del concetto d’indipendenza finanziaria. Se dopo averle lette hai ancora qualche dubbio non esitare a scriverlo nei commenti.

Che cos’è l’indipendenza finanziaria (I.F.)?

L’indipendenza finanziaria è la misura della nostra libertà dai problemi finanziari.

Non si tratta di una questione binaria tra l’essere 100% indipendenti e il non esserlo affatto: esiste una scala di indipendenza: ognuno, nella sua particolare situazione ha un certo livello di indipendenza finanziaria.

Potremmo riassumerla come la nostra capacità di far fronte ai nostri bisogni, senza dover scendere a compromessi.

L’indipendenza finanziaria ha a che fare con lo smettere di lavorare?

No, ma riguarda anche il non essere costretti a fare un lavoro che detestiamo.

Il lavoro può essere una parte piacevole ed importante della vita se ha un significato, è coerente coi nostri valori, ci piace e se possiamo prenderci una pausa quando serve.

Per tanti di noi il lavoro non ha queste caratteristiche ed è quindi frustrante. Un maggior livello di indipendenza finanziaria può aiutarci a cambiare le cose, che sia smettere di lavorare prima della pensione oppure cambiare lavoro con uno che ci piace, anche se pagato meno.

Perché dovrebbe interessarmi?

Perché l’essere indipendenti ci rende più robusti alle crisi e più liberi. È un requisito per essere coerenti con quello che per noi è importante e per vivere una vita piena e soddisfacente.

Con un livello di Indipendenza Finanziaria maggiore avremo meno preoccupazioni, più felicità e dovremo accettare meno compromessi.

Chiunque può raggiungere l’indipendenza finanziaria?

Tutti abbiamo un certo livello di I.F e tutti possiamo migliorare quel livello. Le azioni da intraprendere ed i concetti su cui lavorare dipendono dal livello in cui ci troviamo. Ho scritto una guida su come raggiungere l’indipendenza finanziaria in cui elenco i passi principali a mia conoscenza ed un bel po’ di consigli a riguardo.

Quali sono questi livelli di I.F. di cui parli?

Ogni situazione è unica ma, per orientarci, possiamo usare questi livelli di riferimento:

  • Livello 1: Non riusciamo a soddisfare i nostri bisogni di base (cibo, riparo…).
  • Livello 2: Fatichiamo a soddisfare del tutto i nostri bisogni di base, per cui viviamo in continua apprensione.
  • Livello 3: Tutti i nostri bisogni di base sono soddisfatti ma non siamo soddisfatti a pieno della nostra situazione e siamo vulnerabili alle crisi.
  • Livello 4: Abbiamo soddisfatto tutti i bisogni reali, ma siamo disorientati dai bisogni indotti e al gioco dello status. Non abbiamo totale controllo delle finanze e queste ci danno pensiero. Non siamo liberi.
  • Livello 5: Non sentiamo il bisogno di nulla. Ad ogni bisogno che sorge siamo in grado di rispondere senza grosse difficoltà. Siamo sicuri e confidenti del futuro e spendiamo le nostre giornate facendo quello che vogliamo.

Sono tutti d’accordo con la tua definizione di I.F.?

La corrente principale del movimento FIRE si concentra sia sull’indipendenza finanziaria che sul ritirarsi dal lavoro in giovane età e mischia i due concetti. L’approccio che adottano è basato sulla quantità di risorse che si accumulano, con una attenzione marginale all’aspetto mentale.

Non condivido questa visione: il mio focus, quando parlo di I.F., non è ritirarsi dal lavoro, bensì aumentare la libertà e la felicità di ognuno di noi rendendoci più capaci di far fronte ai nostri bisogni ed aumentando il nostro controllo. L’aspetto mentale è tanto importante quanto quello economico, se non di più.

Credo che la mia definizione sia più inclusiva, interessante ed utile per tutti.

Ciò non esclude che sia possibile smettere di lavorare prima della pensione, per alcuni sarà l’obiettivo principale.

Basta accumulare un bel patrimonio per diventare indipendenti?

L’aspetto economico è importante, ma l’aspetto mentale lo è altrettanto.

Prendiamo ad esempio una ricca ereditiera viziata che partecipa al gioco dello status ed è preda di vizi edonistici costosi che potrebbe non soddisfare in caso di crisi. Lei sarà meno indipendente di un monaco tibetano nullatenente che gode di ogni minima cosa ed è in grado di arrangiarsi con mille lavoretti.

La nostra capacità di soddisfare i nostri bisogni dipende sia dalle nostre risorse sia dalla nostra consapevolezza di cosa ci serve davvero. Ne ho parlato a mia figlia nell’articolo “Ricchi sfondati”.

Quanto bisognerebbe accumulare per diventare indipendenti?

Non esiste somma che possa mantenerci in ogni possibile scenario, né esiste somma sufficiente a rendere felice chi è insicuro ed ossessionato dal consumo. L’aspetto mentale è la chiave per raggiungere qualsiasi tipo di indipendenza, inclusa quella finanziaria.

Potresti aver sentito parlare della famosa regola del 4%: accumula una cifra pari a 25 volte le tue spese annuali, investila e sei a posto a vita. Stando ad un famoso studio è molto probabile che, se si riesce ad accumulare tale cifra, si potrà vivere di rendita fino alla fine dei giorni.

Tuttavia, il messaggio rischia di essere nocivo:

  1. Ci si concentra nel creare un muro di sicurezza esagerato che non ci insegna a convivere con l’incertezza insita nella vita umana. A parte all’essere illusorio ci porta a sprecare i nostri migliori anni.
  2. Si esclude dal discorso e dai suoi benefici chi ha entrate modeste e non può ambire a quel tipo di ricchezza materiale, ma che potrebbe raggiungere livelli di grande soddisfazione con molto meno sforzo.
  3. Si finisce col legare il proprio benessere al conto in banca. Per definizione è l’antitesi dell’indipendenza finanziaria! In caso di crolli di borsa l’apprensione rischia di essere molto grave.

Per certe persone questo approccio dell’accumulare un certo capitale potrebbe essere attraente. Di solito si tratta di ingegneri maschi bianchi presuntuosi e privilegiati, come me, che si divertono a giocare coi numeri e sono insicuri sul futuro.

Ma quello che funziona per me potrebbe non funzionare per una madre single in difficoltà, non vedo perché dovremmo escludere lei dal discorso quando proprio lei potrebbe beneficiarne più di tutti.

Insomma. L’idea di “diventare indipendenti” accumulando una grossa somma è limitata ed antipatica. Credo sia possibile un approccio diverso ed accessibile a tutti.

Come posso raggiungere l’indipendenza finanziaria?

Siamo tanto più indipendenti quanto meno siamo manipolabili coi soldi. Per non essere manipolabili non dobbiamo avere bisogni non soddisfatti, ossia dobbiamo essere felici ed appagati della nostra situazione, nonché robusti alle crisi.

Ci sono due aspetti su cui possiamo lavorare:

  • Aspetto mentale: chi ha bisogno di meno risorse per essere felice è più indipendente di chi trae felicità dal consumo di cose costose.
  • Aspetto materiale: chi ha risorse economiche a sufficienza è più indipendente di chi vive in difficoltà;

Valgono per tutti le stesse indicazioni?

I principi alla base sono gli stessi per tutti. Tuttavia il modo in cui si applicano sarà diverso a seconda del proprio “livello”: le azioni che deve intraprendere una persona indigente sono molto diverse da quelle che deve intraprendere una famiglia del ceto medio.

Ogni situazione andrebbe considerata a sé. Un giorno mi piacerebbe fornire consigli personalizzati o comunque creare qualcosa per aiutare le persone. Se potrebbe interessarti, iscriviti alla newsletter così da restare in contatto.

Ho scritto un articolo su come raggiungere l’indipendenza finanziaria in cui ho cercato di pensare ad ognuno dei livelli citati sopra, trovare spunti utili e raccoglierli in un’unica pagina. Spero che possa esserti di aiuto.

Dove posso trovare altre informazioni?

Esiste una sezione del sito in cui parlo di indipendenza finanziaria e che raccoglie tutti gli articoli a riguardo.

Ti consiglio poi tre letture:

  • O la borsa o la vita, di Vicki Robin. Contiene un percorso completo per gestire al meglio le proprie finanze e soprattutto capire i propri bisogni.
  • A spasso per Wall Street, di Burton G. Malkiel. Il libro della Vicki non è molto ricco sul fronte investimenti, eppure è un argomento davvero interessante. Questo libro fornisce solide basi concettuali su come investire e soprattutto come distinguere la fuffa e la truffa, troppo frequenti in questo ambito.
  • Lettere a Lucilio, di Lucio Anneo Seneca. Sembra un intruso, ma la filosofia stoica, vecchia più di 2000 anni, è ancora rilevante. La sua forma mentis è perfetta per essere più indipendenti e felici, non sono finanziariamente.

    Foto di copertina by Włodzimierz Jaworski on Unsplash

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